A Terrasini nasce una nuova attrazione turistica: la Torre telefonica
Dopo la fontana che si regge nel vuoto, dopo le panchine letterarie, ecco un altro monumento destinato ad abbellire Terrasini e a fare da attrazione per i numerosi turisti, la Hight Tel Tower, una costruzione di 20 metri con otto pannelli di contorno e una luce segnaletica in cima, che è stata spenta per una decina di giorni e riaccesa ieri. Così di notte il pescatore che si è smarrito, troverà anche come orientarsi ove il piccolo faro del porto non funzionasse o non fosse visibile. E naturalmente tutti potranno comunicare, cercare Pokemon, twittare, fare i leoni da tastiera e le pecore di presenza. Il monumento balza subito agli occhi per chi esce dallo svincolo autostradale per entrare a Terrasini, dopo che si oltrepassa la piccola galleria e si vede sullo sfondo la torre del Molinazzo. Così abbiamo una perfetta fusione di antico e di moderno, di torre di avvistamento seicentesche e di torri di comunicazione del duemila.
I lavori erano incominciati tre anni fa, ma nacque allora un certo movimento popolare degli abitanti della zona vicina e tutto fu fermato in attesa di un responso di un ricorso al TAR. Stranamente, all’udienza il Comune di Terrasini, che avrebbe dovuto essere rappresentato da un suo legale, non si è presentato e tutto è andato liscio per l’azienda che ha potuto installare i suoi splendenti pezzi di metallo in contrada Perricone, nei paraggi del passaggio a livello di via Partinico. L’alta torre non sarà alta quanto la Torre Eiffel, ma supera di gran lunga i vincoli aeroportuali ai quali è soggetto tutto il territorio. Come si sa, in Italia funziona così: i normali cittadini sono costretti a rispettare leggi e vincoli, le grosse aziende, in nome del benessere pubblico, possono farne anche a meno. In questo caso e in questo momento di definizione dei lavori nessuno parla, né ambientalisti, né associazioni, né amministratori, né cittadini preoccupati degli effetti sulla salute, né autorità aeroportuali. Tutti muti, alcuni complici.