CONSIGLIO PER IMMUNIZZARSI DAGLI STRONZI (S.V.)

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Lo dico a tutti, amici, nemici, parenti, estranei ecc: non perdete tempo a dibattere, a replicare, a commentare, con chi la pensa diversamente da voi e non è disposto ad ammettere che può anche sbagliare. Non mettetevi dietro a chi se ne sta “seduto sul canestro”, come se si trattasse di un re sul trono, a chi, per dirla ancora in siciliano, “si sente un cazzu e mezzu”.  Non c’è nulla da fare. Non riuscirete mai a convincerlo, soprattutto se ci sono in mezzo pregiudizi emotivi e personali. La chiusura mentale, anche solo su alcune cose, è tale che qualsiasi tentativo di condurre il discorso su un piano dialettico, è inutile. Non perdete tempo a replicare su facebook, ad accettare sfide, a sostenere la vostra posizione e a confrontarla. Non ci esce niente. Tempo perso. Cancellatelo dai vostri contatti, ignoratelo, levatevelo dalle scatole, non rendetelo visibile dandogli spazio o consentendogli di usare il vostro prestigio e la vostra serietà come qualcosa da smontare e umiliare per sentirsi più bravo o depositario della verità.  E attenzione, non si tratta di ignorare gli altri o provare verso di loro  indifferenza, ma di assumere per sé, come regola comportamentale, che con i cretini, con i palloni gonfiati, con i sapientoni, insomma, con gli stronzi e le stronze, da qualsiasi estrazione provengano, con o senza titolo di studio,  non si discute. E quindi  evitare contatti e comunicazioni, non rispondere, neanche per dire allo stronzo che hai deciso di ignorarlo o cancellarlo: se gli dai questa indicazione vuol dire che lo stai prendendo ancora in considerazione. Una risposta implica una controrisposta e così all’infinito, o almeno, sino a quando uno dei due non decide di smetterla. E attenzione, la presa di distanza, il muro che si mette davanti, se si è capaci di farlo, non risolve il problema, se dentro rimane astio, rabbia, dolore, tristezza, amarezza, se non si è capaci di andare oltre, alla conquista di un proprio stato di a-patia, di una propria serenità che procuri benessere. Questo è il momento più impegnativo. Prima di tutto bisogna tener presente che non ci si può liberare di colpo, con un blocca, cancella, con un colpo di penna, con una decisione immediata, del problema o della persona che esso rappresenta. Lui/lei ci riproverà, in attesa dello spiraglio, del momento di debolezza, fosse solo per valutare se hai sufficiente forza e coraggio di attenerti alla tua decisione. Se cedi hai perso, se resisti lui/lei desiste, ce l’hai fatta. Con l’avvertenza di accettare che, nella situazione, possono esserci anche tue colpe, ma che nessuno è autorizzato a continuare a rinfacciartele, nè tantomeno tu puoi continuare con i tuoi “mea culpa”, una volta che te ne sei reso conto.

Aggiungo a questo consiglio qualche altra indicazione:

-tra quelli che bisogna ignorare ci sono le persone fastidiose, quelle che godono quando riescono a disturbare la vittima, quelle che fanno commenti inopportuni, tanto per dare a se stessi, prima che agli altri una  legittimità esistenziale, quelle che, magari per dare avvio ai loro tarli mentali fingono una certa disponibilità a una parte trascurabile dei tuoi argomenti, pronte a raccogliere un elemento, un frammento, una “voce dal sen fuggita” per usarla contro di te. Attento: E’ gente la cui ipocrisia si taglia a fette.

-Ancor più temibili sono le persone velenose. Le guardi in faccia: ogni poro, ogni ruga, ogni sguardo nasconde o sprizza veleno. L’errore più comune è quello di credere di essere immuni a tale veleno, di avere tutti gli strumenti e gli antidoti per difendersene, ma non sempre è così. Se non si vede perché correre il rischio di farsi mordere, avvelenare il proprio sangue, rispondere col proprio veleno per avvelenare l’altro, per replicare che lo sai fare anche tu.? Meglio cancellarle completamente dalla tua lista dei contatti. Non esistono e basta. E’ tutta salute.

 

 

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