Ricordando Garcia Lorca

 

fglorca_080 anni fa i fascisti spagnoli del generale Franco fucilavano il più grande poeta spagnolo del 900, Federico Garcia Lorca. Quando lo portarono via “lloraba como un nino”. Contro di lui le accuse più disparate: sarebbe stato socialista, massone, omosessuale ecc. Aveva 38 anni e chissà quali altre meraviglie ci avrebbe regalato. Non si uccidono i poeti. Solo i fascisti sono capaci di farlo. I fascisti d’ogni genere.

Voglio ricordarlo con una sua poesia:

 

Gazzella del ricordo d’amore

 

Non portare via il tuo ricordo,

lascialo solo nel mio cuore,

 

tremore di bianco ciliegio

nel martirio di gennaio

 

Mi separa dai morti

un muro di brutti sogni

 

soffro pene di giglio fresco

per un cuore di gesso

 

Tutta la notte nell’orto

i miei occhi come due cani

 

tutta la notte mangiando

le cotogne di veleno.

A volte il vento

è un tulipano di paura

 

è un tulipano malato

l’alba d’inverno

 

Un muro di brutti sogni

mi separa dai morti

 

l’erba copre in silenzio

la valle grigia del tuo corpo

 

sullìarco dell’incontro

aumenta la cicuta

 

Ma lascia il tuo ricordo,

lascialo solo nel mio cuore.

 

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