La scomparsa della Palestina (S.V.)

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Diverse volte ho scritto che i metodi degli Israeliani nei confronti dei Palestinesi non differiscono molto da quelli che i nazisti usavano nei confronti degli ebrei. Sistematicamente, ogni volta che scrivo questo e lo pubblico su facebook trovo tutto rimosso e spesso sono sottoposto a qualche penale di oscuramento. Non c’è dubbio che la tragedia degli ebrei ha uno spazio di dolore così grande da trovare difficilmente simili orrori nella storia dell’uomo. Ma mi viene subito alla mente la strage di   Sabra e Shatila, compiuta dalle Falangi libanesi e dall’Esercito del Libano del Sud, con la complicità dell’esercito israeliano, con un mai accertato numero di civili assassinati , si stima 3.500, prevalentemente palestinesi e sciiti libanesi.(18 settembre 1982) Sarebbe troppo lungo postare le risposte israeliane agli attentati palestinesi: il rapporto è in genere di uno a dieci, tale e quale quello che usavano i nazisti quando veniva ucciso uno di loro, nei confronti della popolazione civile: un esempio per tutti l’attentato di via Rasella a Roma , il 23 marzo 1944, allorchè per vendicare i 32 soldati uccisi in un attentato, i tedeschi decisero di fucilare 335 civili che non c’entravano niente. Molte volte tale rapporto è stato superato, tra il silenzio totale dell’Europa dei diritti e il diritto degli Israeliani ad avere una loro terra, un diritto che dovrebbe essere uguale a quello dei Palestinesi, con la differenza che la Palestina non è uno stato, Israele sì e dispone di mezzi aerei, navali e terrestri in quantità tali da poter cancellare dalla faccia della terra gli irriducibili palestinesi prigionieri della striscia di Gaza e riforniti ogni tanto di qualche arma d’offesa, si dice da  parte degli iraniani. Sono loro che pagheranno per tutti e così si potrà cancellare dal mondo questa fabbrica di terroristi tra i quali si nascondono gli assassini di Hamas.  Il più delle volte gli attentati palestinesi si sono risolti in qualche razzo intercettato o fuori bersaglio: questa volta invece tutto sembra essere organizzato alla perfezione: il rave party, l’eccidio, gli ostaggi, i missili non intercettati. La cosa causa un doppio stupore: come mai il livello d’attenzione si è abbassato? Come facevano i terroristi di Hamas a sapere che era abbassato? Che cosa realmente vuole Nethanyau  e che cosa vuole Hamas?  A una superficialissima analisi sembra che vogliano tutti e due la stessa cosa: la scomparsa di quel milione e mezzo di persone prigioniere della striscia di Gaza, che nessuno degli stati che si dicono loro amici è disposto ad ospitare. Un genocidio tipo quello armeno. Cancellato persino anche quello dalla storia.

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