Cinisi: Inaugurata una stele alle vittime della strage di Punta Raisi (1978)

WhatsApp Image 2019-12-23 at 18.06.09

 

WhatsApp Image 2019-12-23 at 18.08.04

Ieri mattina, a Marina di Cinisi, a ridosso della scogliera sottostante la via litoranea che conduce all’aeroporto di Punta Raisi è stata inaugurata una stele funebre alle 108 vittime della tragedia avvenuta, al largo del mare di Punta Raisi, il 23 dicembre 1978.

L’incidente fu attribuito a un errore dei piloti nell’eseguire le procedure per un atterraggio notturno. Poco dopo la mezzanotte del 23 dicembre 1978  l’aereo dell’Alitalia, “ Isola di Stromboli” della linea tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Palermo-Punta Raisi con 129 tra passeggeri e membri dell’equipaggio a bordo, precipitava a mare a circa tre km dall’aeroporto, mentre effettuava la manovra di avvicinamento alla pista d’atterraggio. Secondo le indagini, mai pervenute a una definitiva conclusione, l’incidente fu causato da un errore dei piloti, i quali credettero di trovarsi più vicini di quanto non lo fossero, alla pista ed effettuarono l’atterraggio prematuramente, finendo a mare. Si parlò allora di “illusione ottica” , poiché, in  particolari condizioni metereologiche, con copertura nuvolosa a bassa quota, le luci della pista avrebbero potuto essere riflesse sulle nubi e in acqua, creando l’illusione di trovarsi già sulla pista, qualche centinaio di metri prima della sua reale ubicazione. Nell’incidente morirono 108 persone, molti per assideramento, compresi tutti i 5 membri dell’equipaggio, tra cui l’autore televisivo Enzo Di Pisa e la sua famiglia e vennero salvati, dalle barche dei pescatori della vicina Terrasini, 21 passeggeri.

Si trattò del secondo grave incidente,  dopo quella del 1972, allorchè un aereo Alitalia 112 si schiantò, sempre nella fase di atterraggio sulla cima di Montagna Longa tra il territorio di Cinisi e Carini, causando 115 morti, compresi i 7 membri dell’equipaggio., In entrambi i casi vennero sollevate forti polemiche sulla carenza di attrezzature, soprattutto d’illuminazione, ritenute le cause principali dei due disastri. Ben altre le motivazioni sulla strage di Ustica, avvenuta, sempre in questo spazio di mare il 27 giugno 1980, con i suoi 81 morti.

La targa, realizzata dall’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Punta Raisi, Libera e dalla Casa di Paolo, è stata posta a simbolo dell’incessante ricerca di verità e giustizia che ancora dopo 41 anni anima i familiari delle vittime.

Alla cerimonia erano presenti le autorità civili e militari del posto, tra cui il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo, alcuni parenti delle vittime e don Luigi Ciotti, Presidente dell’Associazione Libera, che ha voluto fortemente questa iniziativa, ritenendo che, nella costruzione dell’aeroporto, oggi intestato a Falcone e Borsellino, la mafia abbia avuto le sue responsabilità. Sulla scelta di costruire un aeroporto in una lingua di terra tra il mare e una montagna alta mille metri si è molto discusso a partire dalle lotte di Peppino Impastato e del suo gruppo, accanto ai contadini di Punta Raisi, espropriati delle loro terre: a rappresentare quel momento e quel gruppo era presente Salvo Vitale. Alla fine sono stati letti i nomi delle 108 vittime.

Seguimi su Facebook