Julius Evola, un filosofo originario di Cinisi
Julius Evola
Julius Evola, il cui nome originario era Giulio Cesare Andrea Evola, nacque a Roma il 19 maggio 1898 e lì morì l’ 11 giugno 1974), . Non amo parlare di personaggi con i quali ideologicamente ho poco da spartire. Nel caso di Giulio Evola mi consentirò due parole guardando alle sue origini, al suo lungo ruolo di intellettuale a contatto con tutto l’establishement nazifascista, e alla serie impressionante dei scritti filosofici e politici, alla quale è da aggiungere, con pari importanza la sua produzione pittorica e quella poetica. Le sue teorie filosofiche rappresentano una sorta di collage, poco originale in verità, di tutte le tendenze del conservatorismo europeo in politica, con influssi del taoismo come via verso la teosofia. In tal senso Evola venne considerato uno studioso di magia, di mistica fascista, di dottrine esoteriche. In origine c’è una distorta e arbitraria interpretazione del pensiero di Nietzsche per teorizzare la condanna della democrazia e l’instaurazione di un’aristocrazia naturalmente nelle mani di una razza eletta: il razzismo di Evola è ideologico e spirituale, nel senso che non si riferisce solo al colore della pelle, ma alla capacità di avere idee e conoscenze. La sua produzione pittorica ne fa uno degli artisti più rappresentativi del futurismo e del dadaismo ed è stata recentemente rispolverata da Sgarbi. Grazie alla sua cultura vastissima, Evola fu a contatto con le espressioni culturali del tempo e con gli uomini che più le rappresentavano. Dopo la guerra fu onorato e apprezzato dagli ambienti neofascisti italiani, fu in buoni rapporti con Junio Valerio Borghese e con il gruppo di Ordine Nuovo.
Le origini (Cinisi)
Giulio Cesare Evola ebbe come genitori Vincenzo Evola, nato il 4 maggio 1854] e Concetta Mangiapane, nata il 15 agosto 1865. Entrambi i genitori erano nati a Cinisi. I suoi nonni paterni furono Giuseppe Evola e Maria Cusumano. Giuseppe Evola è riportato come falegname nell’atto di nascita di Vincenzo. I nonni materni di Giulio Cesare Evola furono Cesare Mangiapane e Caterina Munacó. Cesare Mangiapane è riportato come bottegaio nel registro delle nascite di Concetta. Vincenzo Evola e Concetta Mangiapane si sposarono a Cinisi il 25 novembre 1892. Nell’atto di matrimonio Vincenzo Evola è riportato come capo meccanico telegrafico e già residente a Roma, mentre Concetta Mangiapane è riportata come possidente. Giulio Cesare Evola aveva un fratello maggiore, Giuseppe Gaspare Dinamo Evola, nato a Roma il 7 Agosto 1895, per cui, essendo il secondo figlio maschio, seguendo la tradizione siciliana, seppur con una leggera variazione, Giulio Cesare Evola fu in parte denominato in onore al nonno materno.